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Certificazione DNSH: la guida definitiva per la conformità al PNRR (Aggiornata 2025)

Il principio DNSH (Do No Significant Harm) è diventato un termine centrale nel contesto dei finanziamenti europei, in particolare con l'avvento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ma cosa significa esattamente e perché la cosiddetta "certificazione DNSH" (o più correttamente, la dimostrazione di conformità DNSH) è così cruciale? Questa guida completa esplora ogni aspetto del DNSH, dai suoi fondamenti normativi ai requisiti pratici per le aziende e gli enti pubblici che intendono accedere ai fondi del PNRR.

Comprendere e applicare correttamente il principio DNSH non è solo un obbligo normativo, ma un'opportunità per allineare i progetti agli obiettivi di sostenibilità ambientale dell'Unione Europea. Vediamo insieme come navigare questo complesso requisito.

Cos'è il Principio DNSH (Do No Significant Harm)?

Il principio "Do No Significant Harm" (Non Arrecare Danno Significativo) è stabilito nel contesto del Regolamento UE 2020/852 (Tassonomia Europea per le attività sostenibili). Esso impone che le attività economiche finanziate, incluse quelle del PNRR, non debbano arrecare un danno significativo a nessuno dei sei obiettivi ambientali definiti dall'Unione Europea. In sostanza, un progetto può essere considerato sostenibile solo se contribuisce ad almeno uno degli obiettivi senza ledere gli altri.

La verifica della conformità DNSH è quindi un passaggio obbligato per accedere ai fondi del Next Generation EU, di cui il PNRR italiano è la componente principale. Non si tratta di una "certificazione" rilasciata da un ente terzo nel senso tradizionale (come una ISO), ma piuttosto di una valutazione di conformità che deve essere documentata e dimostrata dal soggetto proponente o attuatore.

certificazione DNSH

Consulenza sul DNSH: il nostro esperto a Vostra disposizione

La consulenza del nostro esperto di DNSH consiste nella verifica del principio DNSH per il piano PNRR. Offriamo un servizio di assistenza alle aziende interessate a dimostrare il rispetto del principio DNSH, intervenendo con consulenze dei nostri esperti in ambito ambientale per presentare la Dichiarazione di conformità al DNSH necessaria all'accesso ai bandi del PNRR. Le necessità verranno valutate caso per caso, in base alle cogenze richieste.
Siamo disponibili a effettuare incontri di analisi in azienda per progettare al meglio le lavorazioni necessarie (certificazioni o altro tipo di valutazioni ambientali). I nostri consulenti sono esperti di sostenibilità d'impresa e ambientale.
In sostanza il nostro servizio consiste nella validazione e verifica della compatibilità di attività economiche e interventi, previsti dal Cliente, al principio DNSH, tramite un processo sistematico, ai fini del rilascio di un'opinione, in grado di fornire garanzie agli stakeholder interessati sulla conformità al principio DNSH. La verifica viene svolta sulla previsione degli interventi e dei progetti da finanziare oppure anche ex-post sugli interventi finanziati.

Perché la Conformità DNSH è Fondamentale per il PNRR?

Il PNRR italiano destina risorse ingenti alla transizione ecologica e digitale. Tuttavia, l'erogazione di questi fondi è strettamente condizionata al rispetto del principio DNSH. Ogni misura, investimento o riforma prevista dal Piano deve essere valutata ex-ante per assicurare che non pregiudichi gli obiettivi ambientali.

La mancata dimostrazione della conformità DNSH può comportare:

  • L'inammissibilità della richiesta di finanziamento.
  • La sospensione o revoca dei fondi già concessi.
  • Richieste di restituzione delle somme erogate.

Pertanto, integrare la valutazione DNSH fin dalle prime fasi di progettazione è essenziale per garantire il successo dei progetti finanziati dal PNRR e assicurare la cosiddetta conformità DNSH.

I 6 obiettivi ambientali del DNSH

Il Regolamento sulla Tassonomia definisce sei obiettivi ambientali chiave che devono essere salvaguardati:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici: Evitare emissioni significative di gas serra.
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici: Non compromettere la resilienza di altri soggetti ai cambiamenti climatici.
  3. Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine: Non peggiorare lo stato qualitativo o quantitativo dei corpi idrici.
  4. Transizione verso un'economia circolare: Non generare inefficienze nell'uso delle risorse, né produrre grandi quantità di rifiuti non riciclabili.
  5. Prevenzione e riduzione dell'inquinamento: Non aumentare le emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua o nel suolo.
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi: Non arrecare danno significativo alla salute degli ecosistemi o allo stato di conservazione degli habitat e delle specie.

La valutazione DNSH richiede di analizzare l'impatto potenziale del progetto su ciascuno di questi sei obiettivi.

Come Ottenere la Conformità DNSH: Requisiti e Procedura

Ottenere l'attestazione di conformità DNSH richiede un processo strutturato. Anche se spesso si parla di "certificazione DNSH", il termine più corretto è valutazione della conformità o autodichiarazione DNSH asseverata, a seconda dei bandi specifici.

La Guida Operativa DNSH del MEF

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato una Guida Operativa per il rispetto del principio DNSH. Questo documento fornisce indicazioni metodologiche, schede tecniche per diverse tipologie di intervento e check-list di verifica. È uno strumento fondamentale per orientare i soggetti attuatori nella valutazione. La guida viene periodicamente aggiornata, quindi è cruciale fare riferimento all'ultima versione disponibile.

Consigliamo di consultare sempre la Guida Operativa ufficiale sul sito del MEF per le informazioni più aggiornate.

Documentazione Necessaria per la Conformità DNSH

La documentazione richiesta varia in base al bando e alla natura del progetto, ma generalmente include:

  • Una Relazione Tecnica DNSH che descriva il progetto e analizzi l'impatto sui 6 obiettivi ambientali.
  • Una Check-list di verifica DNSH (spesso basata sulla Guida Operativa) compilata e firmata.
  • Eventuali analisi specifiche (es. valutazione del rischio climatico, analisi del ciclo di vita semplificata).
  • Un'Autodichiarazione DNSH ai sensi del DPR 445/2000, in cui il legale rappresentante attesta la conformità.
  • In alcuni casi, può essere richiesta un'asseverazione da parte di un tecnico qualificato indipendente.
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Verifica e Controlli DNSH

La conformità DNSH è soggetta a controlli sia ex-ante (in fase di approvazione del progetto) sia ex-post (durante e dopo l'implementazione). Le Amministrazioni titolari delle misure PNRR e gli organi di controllo (nazionali ed europei) possono effettuare verifiche documentali e ispezioni in loco per accertare il rispetto degli impegni presi.

Chi Deve Rispettare il Principio DNSH?

Il rispetto del principio DNSH è richiesto a tutti i soggetti coinvolti nell'attuazione del PNRR:

  • Soggetti Attuatori: Le amministrazioni pubbliche centrali e locali titolari delle misure.
  • Beneficiari Finali: Imprese, enti di ricerca, cittadini e altri soggetti che ricevono i fondi.
  • Progettisti e Consulenti: Figure tecniche che supportano la preparazione e l'implementazione dei progetti.

È fondamentale che tutti gli attori comprendano i propri obblighi relativi alla valutazione DNSH.

Vantaggi della Conformità DNSH (Oltre l'Accesso ai Fondi)

Oltre a essere un requisito per accedere ai finanziamenti PNRR, adottare un approccio conforme al DNSH porta benefici strategici:

  • Migliore Qualità Progettuale: Integrare la sostenibilità fin dall'inizio porta a progetti più resilienti e a minor impatto ambientale.
  • Reputazione e Immagine: Dimostrare un impegno concreto per la sostenibilità migliora l'immagine aziendale o istituzionale.
  • Accesso Futuro a Finanziamenti Verdi: La capacità di gestire la conformità DNSH è un vantaggio competitivo per futuri bandi legati alla finanza sostenibile.
  • Riduzione dei Rischi Ambientali e Climatici: L'analisi DNSH aiuta a identificare e mitigare potenziali rischi legati al clima e all'ambiente.

Rischi della Non Conformità DNSH

Ignorare o sottovalutare i requisiti DNSH comporta rischi significativi:

  • Esclusione dai finanziamenti PNRR.
  • Revoca dei fondi e obbligo di restituzione.
  • Danno reputazionale.
  • Possibili responsabilità amministrative o legali in caso di dichiarazioni mendaci.

Affrontare seriamente la valutazione di impatto DNSH è quindi un investimento necessario.

Consulenza specializzata per la certificazione DNSH

Il processo di valutazione della conformità DNSH può essere complesso, specialmente per progetti articolati o settori specifici. Affidarsi ai nostri consulenti esperti può fare la differenza.

La nostra consulenza specializzata supporta le aziende:

  • nell'interpretazione della normativa e della Guida Operativa;
  • nella redazione della Relazione Tecnica e della documentazione necessaria;
  • nella compilazione delle check-list di verifica;
  • nell'ottenimento di asseverazioni tecniche;
  • nella formazione del personale interno sulla gestione della conformità DNSH (ove necessario).

Come si fa la dichiarazione DNSH?

È fondamentale chiarire subito un punto: non esiste una "certificazione DNSH" formale e unica rilasciata da un ente terzo, simile a una certificazione ISO. Si tratta, invece, di un processo strutturato di valutazione e dimostrazione della conformità al principio "Do No Significant Harm" (Non Arrecare Danno Significativo).

Questo principio è un requisito essenziale per accedere ai fondi europei, in particolare quelli del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del Piano Transizione 5.0. Richiede che ogni intervento finanziato (sia esso un investimento o una riforma) non arrechi danni significativi a nessuno dei seguenti sei obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia Europea:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici;
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici;
  3. Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine;
  4. Transizione verso un'economia circolare (che include prevenzione e riciclaggio dei rifiuti);
  5. Prevenzione e riduzione dell'inquinamento (aria, acqua, suolo);
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Passi Fondamentali per la Conformità DNSH

Ecco i passaggi chiave per dimostrare correttamente la conformità al principio DNSH:

  1. Consultare la Guida Operativa del MEF: Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) - Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato la "Guida Operativa per il rispetto del Principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (cd. DNSH)". Questo documento è lo strumento di riferimento principale.
    • Contiene metodologie, schede tecniche per tipologia di intervento e check-list di autovalutazione.
    • Viene aggiornata periodicamente: è cruciale utilizzare sempre l'ultima versione disponibile (consultabile sui siti istituzionali come Ragioneria Generale dello Stato o Italia Domani).
  2. Valutazione Ex-Ante: Prima di avviare il progetto, è obbligatorio valutare l'impatto potenziale dell'intervento su ciascuno dei sei obiettivi ambientali, seguendo le indicazioni e le check-list della Guida Operativa per determinare il regime applicabile (impatto nullo, contributo sostanziale, necessità di valutazione approfondita).
  3. Compilazione della Documentazione Specifica: In base all'esito della valutazione e alle richieste specifiche del bando o della misura PNRR, è necessario preparare e conservare la documentazione appropriata. Questa può includere:
    • Check-list di verifica e controllo specifiche per l'intervento, debitamente compilate.
    • Una Relazione Tecnica DNSH dettagliata che motiva la conformità per ogni obiettivo.
    • Un'Autodichiarazione DNSH firmata dal legale rappresentante (ai sensi del DPR 445/2000).
    • Eventualmente, un'Asseverazione redatta da un tecnico qualificato e indipendente.
    • Ulteriore documentazione richiesta per specifici interventi (es. analisi dei rischi climatici, calcoli sull'efficienza energetica, piani di gestione dei rifiuti, ecc.).
  4. Integrazione nei Documenti di Gara e Contratti: I requisiti DNSH devono essere esplicitamente richiamati e integrati nei capitolati d'appalto, nei documenti di gara e nei contratti stipulati con i fornitori e gli esecutori dei lavori.
  5. Monitoraggio e Rendicontazione in Itinere ed Ex-Post: Durante tutta la fase di attuazione del progetto, è indispensabile monitorare attivamente il rispetto degli impegni presi e raccogliere sistematicamente tutte le evidenze documentali necessarie per le fasi di rendicontazione della spesa e per dimostrare il raggiungimento di Milestone e Target collegati al DNSH.
  6. Verifiche e Controlli: Bisogna essere preparati a sottoporsi a verifiche documentali e potenziali ispezioni da parte delle Amministrazioni titolari delle misure PNRR e degli organi di controllo nazionali ed europei, che accerteranno l'effettivo rispetto del principio.

Chi è Responsabile della Conformità DNSH?

La responsabilità ultima di assicurare e dimostrare la conformità al principio DNSH ricade sul Soggetto Attuatore (tipicamente l'amministrazione pubblica titolare della misura) o sul Beneficiario Finale (l'impresa, l'ente o il cittadino che riceve il finanziamento). Questi soggetti possono adempiere agli obblighi utilizzando risorse interne adeguatamente formate o avvalendosi del supporto di consulenti esterni specializzati in materia ambientale e normative europee.

In conclusione, "ottenere la conformità DNSH" non è un atto formale di certificazione, ma un processo continuo e documentato di valutazione, implementazione e verifica, guidato dalle direttive ufficiali, fondamentale per la sostenibilità e la legittimità dei progetti finanziati con fondi europei.

FAQ sulla Certificazione DNSH

Esiste una vera e propria "Certificazione DNSH"?

No, non esiste un certificato formale unico come per le norme ISO. Si tratta di dimostrare la conformità attraverso documentazione specifica (relazioni, check-list, autodichiarazioni), che viene verificata dall'ente finanziatore.

La Guida Operativa alla certificazione DNSH è vincolante?

La Guida Operativa del MEF rappresenta il riferimento metodologico principale e le sue indicazioni sono considerate de facto vincolanti per la corretta applicazione del principio nell'ambito del PNRR italiano.

Tutti i progetti PNRR devono rispettare il DNSH?

Sì, il principio DNSH si applica trasversalmente a tutte le misure, investimenti e riforme finanziate dal PNRR, anche se le modalità di verifica possono differire in base alla tipologia di intervento.

Chi può redigere la certificazione DNSH?

La responsabilità finale è del soggetto attuatore/beneficiario. La redazione tecnica può essere affidata a personale interno qualificato o a consulenti esterni esperti in materia ambientale e di normative europee.

Conclusioni: La Conformità DNSH come omperativo strategico

La certificazione DNSH, o meglio la dimostrazione di conformità al principio Do No Significant Harm, è molto più di un semplice adempimento burocratico per accedere ai fondi PNRR. Rappresenta un cambiamento culturale verso una progettazione e un'attuazione più consapevoli dell'impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità europei.

Comprendere a fondo i requisiti, utilizzare correttamente la Guida Operativa e preparare una documentazione solida sono passi fondamentali per navigare con successo le sfide del PNRR e contribuire a una ripresa davvero sostenibile. Aggiornarsi costantemente sulle evoluzioni normative e sulle best practice è essenziale per mantenere la conformità nel tempo.

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