Gli Standard BRC (British Retail Consortium) coprono 4 tipologie di prodotto: alimentari, prodotti di consumo, imballaggi, stoccaggio e distribuzione.
Da quando è stato introdotto, lo Standard BRC è diventato sempre più valido assumendo ben presto un ampio riconoscimento internazionale.
Il primo Standard BRC è stato sviluppato nel 1996 dal consorzio inglese British Retail Consortium che aveva la necessità di garantire la propria produzione rispetto ai requisiti di sicurezza ed igiene alimentare che doveva assicurare ai propri fornitori.
Già dai primi anni di applicazione, lo Standard si è dimostrato talmente valido che si è ampliato alle altre tipologie di prodotto coprendo, di fatto, tutta la catena alimentare e di alcune famiglie di prodotti di consumo.
La certificazione secondo questi Standard BRC, rilasciata da soggetto terzi accreditati, non è un obbligo legislativo (per quanto la maggior parte dei Paesi regolamenti gli aspetti relativi alla sicurezza ed igiene alimentare), ma una richiesta, in alcuni casi vincolante, da parte dei clienti (sia produttori, sia distributori).
Infatti, nei settori coperti dagli Standard BRC gli investimenti in pubblicità e in immagine del prodotto sono estremamente elevati e guadagnarsi una reputazione in termini di qualità del prodotto è un procedimento lungo e complesso. Bastano però pochi eventi, a volte significativamente non rilevanti, per demolire, anche a livello internazionale, in poco tempo quanto costruito in anni e con notevoli sforzi economici.
A ciò si devono aggiungere le implicazioni legali e di un eventuale risarcimento dei danni che possono nascere da denunce in merito al fondamentale aspetto della sicurezza del prodotto. Ecco perché quanti comprano imballi o prodotti finiti o servizi di distribuzione, oltre a garantirsi applicando le regole contenute nello Standard, lo impongono, creando in tal modo una catena vincolante, anche ai loro fornitori.
Data la notevole importanza in termini di export italiano dei prodotti coperti dallo Standard (ad esempio, nel 2010, per il solo settore alimentare 27.7 miliardi di euro – fonte: Coldiretti Bologna) e di conseguenza della catena dell'indotto, diventa importante per le aziende italiane vocate all'esportazione valutare la conformità allo Standard di riferimento.
Questo non solo permette l'accesso ad alcuni mercati, ma ha anche un indubbio beneficio sul fronte interno e fornisce una ulteriore garanzia a tutte le parti interessate.
Le caratteristiche degli Standard BRC sono le seguenti:
- applicabili a una vasta gamma di prodotti-servizi nei settori alimentare, farmaceutico, medicale, cosmetico, igiene personale, ecc.;
- completi e focalizzati sulla sicurezza, legalità e qualità del processo produttivo;
- requisiti chiari e dettagliati basati sui principi HACCP e sull'analisi dei rischi supportati da sistemi documentati e dalla richiesta di un impianto di registrazioni;
- requisiti complementari ai sistemi esistenti di gestione della qualità, come per esempio ISO 9001, con il quale le integrazioni sono armoniose;
- i requisiti di legge sono considerati propedeutici all'applicazione dello Standard;
- modello di relazione che fornisce informazioni su come i siti debbano soddisfare i requisiti degli Standard BRC;
- chiusura di tutte le non conformità (anche eventualmente la dichiarazione di conformità MOCA) individuate in una verifica con prove incluse nel rapporto prima che i certificati possano essere rilasciati.
Il contenuto tecnico e il funzionamento degli Standard globali sono regolati dalla Governance BRC e dal Comitato Strategico composto da alti rappresentanti tecnici delle imprese internazionali. Gli Standard sono in continua evoluzione con il contributo di una larga base di soggetti internazionali. Lo stato aggiornato delle versioni è il seguente:
- Global Standard for Food Safety Rev. 6;
- Global Standard for Consumer Products Rev. 3
- Global Standard for Packaging and Packaging Materials Rev. 4
- Global Standard for Storage and Distribution Rev. 2.
Ad oggi, stando a quanto riportato dal sito BRC, circa 14.000 aziende che operano in oltre 90 paesi hanno ottenuto la certificazione rispetto ad uno degli standard. Il numero delle società che hanno ottenuto la certificazione è registrato sulla Directory BRC.
La certificazione a fronte dello Standard BRC è indispensabile per tutte le aziende che vogliono allargare il proprio mercato e vendere i prodotti a marchio della Grande Distribuzione Organizzata. Lo standard Globale BRC per la Sicurezza Alimentare è riconosciuto a livello internazionale in ambito GFSI (Global Food Safety Initiative).
Area ISO mette a disposizione delle aziende la professionalità dei propri consulenti BRC a Milano, Brescia, Bergamo, Mantova, Verona, Torino, Lodi, Crema, Cremona, Monza e Brianza, Piacenza, Parma